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Lui & Lei

Una bella sorpresa!


di zutter
19.01.2014    |    5.368    |    0 9.0
"Invece il destino ci riserva sempre sorprese, l'anno successivo in occasione della fiera del libro a Torino, l'editore mi chiamò e mi chiese di recarmi a..."
Racconto
Tempo fa, mi dovetti recare a Sassari da un editore per lavoro, con l'aereo feci tutto in giornata.
Giunto nella sede, ci riunimmo con alcuni autori nella saletta del suo studio e qui mi presentò la sua segretaria di redazione, quando gli strinsi
la mano, non potei fare a meno di notare la perfezione di quel piccolo corpicino e la straordinaria luce che emanava il suo sguardo e il suo
bellissimo viso; non ebbi altre possibilità quel giorno, preso dal tempo, dalla discussione e dalla vicinanza dei miei interlocutori, tuttavia spesso
il nostro sguardo si incrociava per lunghi attimi.
Al ritorno e nei giorni che seguirono pensai molto a lei, ma con la consapevolezza che non poteva esserci una seconda occasione.
Invece il destino ci riserva sempre sorprese, l'anno successivo in occasione della fiera del libro a Torino, l'editore mi chiamò e mi chiese di recarmi a Torino per parlare di una nuova iniziativa, mi disse però che lui non poteva esserci e che avrebbe delegato tutto alla sua segretaria.
La notizia mi turbò parecchio e nei giorni precedenti l'incontro non potei fare a meno di pensare a una strategia che mi consentisse di parlare
non solo di lavoro; accampando a vari improrogabili impegni di lavoro, dissi che mi era possibile l'incontro solamente di sera e così facemmo.
Mi recai all'appuntamento nel suo hotel e dopo la fase di lavoro ci fu un momento per noi, conversammo affabilmente e poi la invitai a vedere
Torino di notte in auto (conosco abbastanza bene la città), rimasi molto professionale e serio (così deve essere sul lavoro), non accadde nulla ma il tour ci servì per cementare un feeling oramai molto presente, ci lasciammo poi con un casto bacio e la promessa di risentirci telefonicamente.
Così fu e dopo qualche giorno di normali conversazioni, mi invitò a passare una settimana di ferie con lei in campeggio nella stessa tenda e in una davvero meravigliosa baia sarda; accettai immediatamente e cominciarono delle conversazioni telefoniche davvero eccitanti, alludendo all'intimità che si sarebbe creata tra noi, alla vacanza al mare sempre in costume e tanti altri argomenti sempre più trasgressivi; era diventato un gioco.
Ci accordammo sui tempi con l'intesa che nulla doveva, ma tutto poteva succedere.
Arrivai in Sardegna in aereo, lei venne in auto a prendermi e di sera iniziammo il viaggio verso la nostra baia, era lontana e ci fermammo in hotel per la notte, ero trepidante e tremendamente eccitato per la situazione, insieme nella camera!
Normalmente dormo completamente nudo, chiesi come dovevo fare e lei mi rispose di fare come credevo, optai per la normalità, nudo mi cacciai sotto il lenzuolo eccitatissimo mentre lei in bagno si preparava, ne uscì poi con una vestaglietta parecchio trasparente e null'altro; ci scambiammo qualche bacio, qualche sfioramento, mentre io eccitatissimo già pensavo che l'avrei avuta da subito, improvvisamente lei interruppe il gioco adducendo il fatto che era stanca e voleva dormire.
Accettai la situazione molto malvolentieri, rimasi abbastanza sconcertato e non potevo capire il perché di tale volere, dopo i baci e gli abbracci scambiati.
Ma non detti a vedere nulla e finsi di accettare di buon grado, dopo tutto dovevamo comunque passare dei giorni insieme, la salutai è provai a dormire nonostante la mia eccitazione.
Nel cuore della notte una strana sensazione mi pervase, un piacere profondo che non sapevo da cosa provocato, pareva un sogno e in effetti stavo dormendo; ci misi un po' ma alla fine mi svegliai del tutto, accesi la luce e la mia sorpresa fu pazzesca.
Mi aveva del tutto scoperto dal leggero lenzuolo che ci ricopriva e il suo bel viso era sul mio cazzo enorme che entrava e usciva dalla sua bocca, a volte si soffermava e tentava di inghiottirlo tutto, poi spostandolo con la mano mi leccava le palle, risaliva sull'asta e ricominciava.
La mia sorpresa fu così grande che non seppi cosa fare, perciò senza una parola lasciai totalmente a lei l'iniziativa, lei mi guardò, mi strizzo l'occhio e senza una parola finii il lavoro che aveva iniziato; credo che pochissimi al mondo abbiano goduto di un pompino così fatto, io stesso ne ricordo pochi, venni copiosamente e lei ingoiò tutto, mi ripulì e si limito a dirmi "buonanotte tesoro a domani".
Faticai non poco a riprendere sonno, pensavo che anch'io avrei dovuto fare qualcosa per lei, anche se lei non me lo aveva permesso; i giorni seguenti furono fantastici, mi sdebitai e insieme provammo mille piaceri e giochi meravigliosi.
Di quella prima volta mi rimase impressa nella mente la sua incredibile naturalezza, il non permettermi alcuna cosa e anche la normalità del giorno dopo, quasi non fosse stato altro che un bellissimo sogno.
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